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Pif al Biondo, ma non per noi.

Stasera avrei voluto ascoltare Pif e i suoi ospiti, al Teatro Biondo, Ingresso Libero, Inizio alle ore 21.

Passo a prendere mia moglie con largo anticipo perché so che alla parola gratis i palermitani si precipitano sempre, lo farebbero anche se distribuissero cacca. Alle 19:40 sono vicinissimo: giro da via Maqueda su via Venezia, convinto che avrei trovato un posto comodo per lasciare l’automobile, ed effettivamente ci sarebbe stato spazio, ma tutta la zona è gestita da due, forse tre posteggiatori.

La gente paga allegramente il posteggio su suolo pubblico pur di non perdere tempo.

Penso «che senso ha pagare i posteggiatori e poi andare a vedere Pif?»

Mi allontano dalla zona invasa e giro a sinistra su via Roma, passando davanti al teatro vedo una fila alla palermitana: un centinaio di persone spinge per entrare, s’infila, cerca di superare.

Penso «che senso ha accapigliarsi per passare prima e poi andare a vedere Pif?»

Schivati i posteggiatori su via Napoli trovo un posto regolare per lasciare la mia automobile ad angolo con via Bandiera e ci dirigiamo a piedi verso il teatro. La ressa è aumentata, la gente spinge ma il teatro è ancora chiuso, quindi decidiamo di accomodarci al bar accanto al teatro e cenare, in attesa del momento giusto per unirci alla fila.

All’interno del bar c’è una porta che comunica con l’ingresso del teatro, così il locale inizia a riempirsi di persone che spingono per utilizzare questo passaggio scavalcando tutti quelli che stavano facendo la fila, sebbene in modo disordinato, fuori al freddo.

Penso «che senso ha saltare la fila in barba a chi sta aspettando da più tempo al freddo e poi andare a vedere Pif?»

L’aria all’interno del bar si fa soffocante, il proprietario teme che tutta questa gente sia troppa e, non potendo garantire la sicurezza invita tutti ad uscire dal suo locale. Riceve insulti.

Penso «che senso ha comportarsi da prepotente e poi andare a vedere Pif?»

Appena le porte del teatro si aprono il bar si riempie nuovamente di gente che corre, calpesta altra gente, spinge i clienti del bar. Una vergogna. Erano le stesse persone che erano state invitate a uscire poco prima, ma invece di mettersi in fila hanno atteso davanti la porta del bar per poi tuffarsi nuovamente dentro al momento più propizio.

Penso «che senso ha fare i furbi in questo modo stupido e poi andare a vedere Pif?»

Terminiamo di mangiare, paghiamo ed entriamo in teatro dalla porta principale. Rinunciamo alla Platea e proviamo a dirigerci direttamente alla prima fila di palchi. Arrivati in cima ala prima rampa di scale una signorina ci informa che tutto il piano è riservato per gli operatori e per le autorità.

Penso «che senso ha farsi riservare un palco autorità per andare a vedere Pif?»

Saliamo al secondo piano e proviamo ad entrare in uno dei palchi senza riuscire: tutti sono occupati da gruppi di due o tre persone che non permettono ad altri di accedere, mentre i palchi sarebbero costruiti per ospitare fino a sei spettatori.

Penso «che senso ha occupare gli spazi illegittimamente per poi vedere Pif?»

Infine ci accomodiamo in Galleria. Il palco è lontano, ma noi ci saremmo accontentati se a quel punto non fosse successa una cosa: molta gente sta occupando i corridoi in platea, avendo deciso di vedere lo spettacolo in piedi, questo è un problema per la sicurezza e tutte queste persone vengono invitate a lasciare il teatro, e sembra che lo facciano davvero ma… invadono la galleria in massa.

Penso «che senso ha occuparsi della sicurezza in Platea per poi condannare a morte certa (in caso di incendio) gli occupanti della Galleria? Vale la pena di morire per vedere Pif?»

Decidiamo a questo punto di andare via, percorriamo le scale per assistere a diverse scene vergognose: gente che cercava di passare corrompendo il personale, o minacciando! Giunti all’ingresso principale dobbiamo attendere un po’ perché le porte sono chiuse, dietro c’è una folla che spinge e c’è pure uno che trova il modo per farsi aprire: «sono amico di ******** *****».

Penso «che senso ha passare davanti agli altri perché si hanno amicizie nell’organizzazione e poi andare a vedere Pif?»

Adesso siamo tornati a casa, un po’ mi dispiace e un po’ mi fa piacere.

Mi dispiace perché sono un grande fan di Pif e mi sarebbe davvero piaciuto ascoltare di presenza quello che lui sta raccontando in questo momento.

Mi fa piacere perché le persone che sono rimaste sono quelle che hanno pagato i posteggiatori, hanno saltato la fila, hanno strattonato, hanno minacciato, hanno insultato, hanno occupato, hanno chiesto raccomandazioni. Sono loro che hanno più bisogno di ascoltare quello che Pif ha da dire. Spero lo ascoltino.

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24 replies on “Pif al Biondo, ma non per noi.”

In questa città non riesco proprio a vedere spiragli di miglioramento, la gente incivile e ignorante riesce a rovinare ogni evento o manifestazione che noi persone normali aspettiamo ogni volta per far finta di essere una metropoli globale

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non si può fare di tutta un’erba un fascio,indubbiamente,però alcune cose accadono sotto gli occhi di tutti.
Non credo di essere un genio,ma un eventuale numero spropositato di partecipanti,andava considerato tra le criticità principali;perchè quindi,in questi casi,visto che i posti erano limitati,non prevedere un biglietto dal costo abbordabile e devolvere l’incasso?così ognuno si sarebbe tenuto il proprio posto,come facevamo noi studenti quando frequentavamo lo stesso teatro,e con il ricavato si sarebbe fatto qualcosa di utile,concreto

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Vale lo stesso per me! Anche io sono stata in fila per due ore e non ho pagato nessun posteggiatore, anzi ho percorso un lungo tratto a piedi. Inoltre condivido pienamente l’ultima frase…Se gli organizzatori non hanno saputo gestire bene la situazione non considerando che i posti disponibili sarebbero stati troppo pochi in rapporto all’afflusso di gente che si sarebbe presentata, non significa che chi sia riuscito ad entrare abbia qualcosa da rimproverarsi!

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Bene bene, vedo che mi avete cancellato il commento, lo sò che non fa fare soldi come il buonismo di Pif… ma ora mi imbavagliate come la mafia a cui tanto vi opponete? bravi giornalistucoli da 4 soldi!

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Ciao bimbominkia, hai scritto due commenti che non saranno mai pubblicati.
Il primo l’ho cestinato senza leggerlo perché era anonimo (ma visto che usi sempre lo stesso computer è facile risalire a te).
Il secondo l’ho cestinato perché contiene insulti a Pif.

Qui stai a casa mia, non posso permetterti di utilizzare uno spazio di cui sono responsabile per insultare chi ti pare.

Se vuoi offendere la gente mettici la faccia e il nome, idiota.

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non penso che l’articolo si riferisse tanto alle persone, quanto alla mentalità sbagliata: si parla tanto di palermitani mafiosi (e io in primis mi offendo), ma non potrà mai cambiare granchè se le cose più semplici e più sbagliate (come pagare un posteggiatore) si continuano a fare.

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Mi fa piacere che tu sappia almeno utilizzare Wikipedia.
Ti devo dare una brutta notizia riguardo al tuo diritto di scrivere qui tutto ciò che pensi: non lo hai.
Questo non è uno spazio a tua disposizione, questo è uno spazio gestito da me e di cui sono responsabile. I commenti compaiono su queste pagine solo se io lo consento.

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Dai ma perché devi offendere? io non volevo attaccarti, ti avevo solo scritto di non generalizzare :) diamo il buon esempio almeno noi, che partecipiamo a eventi come quello dell’altra sera per poi offendere nei blog. Lo sapevo senza bisogno di wikipedia il significato, ho fatto il liceo classico ( non che ci sia bisogno di farlo per sapere il senso di questo detto). Comunque veramente, peace&love, e soprattutto, confronti pacifici tra le persone, non c’è veramente alcun bisogno di andarsi contro per cose che non esistono… con questo ti saluto, spero che rileggendo il mio primo commento capirai che non volevo attaccarti e mi scuso se è sembrato così. Le cose che dici sono vere, solo che non lo sono per tutti. Ciao :)

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È possibile che ci sia stato un fraintendimento, ti prego di comprendermi: questo articolo ha avuto più visite in un giorno di quante questo sito non ne abbia avute in un anno, e ho la bacheca dei messaggi piena di insulti.
Qui non compare quasi nulla, ho cestinato gli anonimi, i messaggi volgari e quelli che avrebbero potuto avere conseguenze legali per me che sono responsabile di tutti i contenuti del sito, anche dei commenti dei lettori. Ho dovuto leggere molti messaggi e filtrare tante cose; è possibile che la mia capacità di giudizio a un certo punto ne abbia risentito. Pace.

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Anche io come te ieri sera sono andata a vedere Pif e come te sono
andata con largo anticipo, visto che gli eventi gratuiti hanno sempre
questo lato negativo. Ho notato la folla che si accalcava davanti al
teatro prima che aprisse, ma nessuno spingeva a porte chiuse, il momento
degli strattoni è arrivato dopo. Come molte persone mi sono
accontentata di seguire lo spettacolo dalla galleria, dopo un tentativo
fallito di trovare qualche posto in platea.. impossibile. La cosa che mi
ha molto dato fastidio, oltre alle solite persone che prendono posti
per gli amici ritardatari, è stata la totale mancanza di attenzione per
l’incolumità delle persone in galleria, dove i corridoi con le uscite di
sicurezza sono rimasti occupati da gente in piedi o seduta sugli
scalini. Devo, però, dirti che non tutti quelli che sono rimasti sono
quelli che hanno saltato la fila, hanno strattonato, hanno minacciato,
hanno insultato, hanno occupato o hanno chiesto raccomandazioni. Molta
gente è entrata e ha assistito allo spettacolo in maniera tranquilla,
non bisogna fare di tutta l’erba un fascio. Quello di cui bisognerebbe
lamentarsi è la disorganizzazione dell’evento: se il teatro ha a
disposizione 950 posti, sarebbero dovute entrare 950 persone,
civilmente, invece di creare una folla insensata, che prima di entrare
ha sostato praticamente nella corsia del bus e non appena si sono aperte
le porte del teatro si è fiondata dentro, nemmeno regalassero soldi.”Fortunatamente” il film al cinema si pagherà, quindi sarà tutta un’altra storia rispetto a ieri sera.

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Questa storia di non fare di tutta l’erba un fascio è un po’ fastidiosa. Costringerebbe l’autore (qualunque autore e chiunque voglia esprimere un concetto generale) a distinguere caso per caso, per tutta la gente che ieri è andata ad assistere allo spettacolo di PIF. Se si parla in generale, ognuno in cuor suo sa se ha strattonato, scavalcato la fila o ha fatto altre cose deplorevoli e non c’è bisogno di specificare penso. Il fatto che molta altra gente ha assistito in maniera garbata e tranquilla è un bene, ma ha fatto bene l’autore a segnalare questi atteggiamenti inqualificabili, nel modo in cui l’ha fatto, il più consono a mio avviso.

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Credo che tu abbia interpretato male quello che ho scritto: mi riferivo all’ultima parte dell’intervento dell’autore, e non era una critica. Semplicemente volevo sottolineare il fatto che non tutte le persone presenti all’evento erano quelle che si sono comportate male. Quello di questo articolo non è un discorso generale, ma basato sull’esperienza di chi lo ha scritto. Se lo avessi fatto io o qualsiasi altro spettatore, avresti letto qualcosa di diverso. L’autore ha fatto sicuramente bene a segnalare i problemi che ha riscontrato, l’ho fatto anche io in maniera meno ampia nel mio commento precedente. Purtroppo, in eventi di questo tipo, è difficile che manchino questi atteggiamenti inqualificabili, se poi aggiungi anche la disorganizzazione totale, allora il disagio diventa inevitabile.

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Sono d’accordo con te! La disorganizzazione totale è stata sicuramente la causa principale di tutto ciò (se non quella scatenante queste scene, a parte la natura gratuita dell’evento).
Comunque, il concetto espresso nell’articolo era generalizzato per quanto riguarda il contesto, ossia egli si riferiva (credo) a tutti coloro i quali si sono resi partecipi di queste scene a mio avviso vergognose.
Nel tuo commento ho visto la precisazione che molti non si sono comportati così come descritto ma hanno tenuto un comportamento corretto. Giusto dirlo, ma dire che non bisogna fare di tutta l’erba un fascio (che vedo molto spesso in tante altre discussioni) l’ho trovato molto limitante all’espressività del concetto (così come lo trovo limitante per il 90% delle discussioni), per questo ho voluto sottolineare ciò che ho espresso nel mio precedente commento.

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In effetti è un modo di dire che viene usato troppo spesso (e a sproposito), su questo devo darti completamente ragione.

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Tolto questo dettaglio, concordo assolutamente con te per il resto dei concetti che hai espresso in precedenza!

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non so neanche come questo ‘articolo’ sia stato condiviso su facebook, scrivi bene ma hai detto una sciocchezza dietro l’altra. Le uniche “prepotenze” sono state compiute dai soliti che occupano posti e file per chi ancora non c’è; un po’ di foga ci sta quando c’è confusione, non so se ti è mai capitato di andare ad un concerto, discoteca, o alle Poste Italiane.
Mi sembra un pochino la favola de “la volpe e l’uva”, non sei riuscito/a ad entrare e infanghi i tuoi concittadini dicendo che hanno pagato i posteggiatori, io ho parcheggiato in via venezia, e – come ormai da più di un anno – non ho pagato nessuno. Anzi ti dirò, a fine serata molti miei amici che avevano posteggiato “nel suolo pubblico” si sono beccati (giustamente) le multe! Ciao

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Mi fa piacere che tu non abbia visto posteggiatori e non abbia sentito persone dire «sono amico di…», questo vuol dire che io ho visto e sentito male. È possibile.
Da qui a dire che “infango” i miei concittadini ne passa un bel po’.

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io ho visto lo spettacolo e non ho ne’ pagato i posteggiatori, ne’ ho saltato la fila, ne’ho minacciato, ne’ ho chiesto raccomandazioni, ne’ ho strattonato ( ma piuttosto sono stata strattonata). Non mi sembra proprio il caso di generalizzare! ciao!

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Per fortuna posso dire lo stesso (certo, ho dovuto lottare con una maschera per restare in un posto in cui un suo collega mi aveva gentilmente accompagnato prima, ma per il resto tutto felicemente regolare). Per sfortuna so che però fai bene a scrivere questo post (che mi è molto piaciuto) perché molti, troppi, hanno fatto ciò che dici tu!

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